Andrea Mantegna | Giuditta e la fantesca con la testa di Oloferne, 1495, tempera oro e argento su tavola. National Gallery of Art, Washington
Questa è la storia di una donna virtuosa, ormai vedova, Giuditta, che per salvare la sua città Betulia e il suo popolo si macchia d’omicidio. L’ucciso è Oloferne, comandante delle truppe assire di Nabucodonosor. La storia in realtà racconta del popolo ebraico che grazie alla sua astuzia riesce a sconfiggere i babilonesi che tentavano di conquistarli. Cioè è sempre la storia del Bene contro il Male.
Di Oloferne oltre la testa vista di nuca vediamo un piede sul ricco letto dorato. Tutto qui. La serva anziana, abbigliata con pantaloni e veste con un vago accenno orientale, è una figura di complemento.
Giuditta è la protagonista. La donna elegantemente abbigliata con una veste bianca e un mantello di colore blu, mentre porge la testa alla serva, volge lo sguardo malinconico altrove. Non c’è patos in realtà, non c’è orrore o ribrezzo nel suo sguardo. La testa non ha peso, il sangue non colora. L’azione è come bloccata in quel preciso istante. Sembra quasi una sacra rappresentazione. La tenda rosa alle spalle delle due donne amplifica il senso scenico fungendo da sipario.
Andrea MANTEGNA | Giuditta con la testa di Oloferne, tempara su tela, 1495. National Gallery of Dublino
Se confrontiamo questo dipinto con quello di Washington vediamo che la scena è molto simile sebbene ribaltata. Giuditta e la serva sono fuori della tenda di Oloferne, del quale vediamo un piede sul giaciglio.
Andrea MANTEGNA | Giuditta con la testa di Oloferne, tempera su tela di lino, 1495 - 1500. Museum of Fine Arts, Montreal
Anche qui Giuditta e la serva sono isolate e manca l’ambientazione scenica.
Anche qui Giuditta e la serva sono isolate e manca l’ambientazione scenica.
Andrea MANTEGNA | Giuditta con la testa di Oloferne, disegno, Gabinetto dei disegni e delle stampe degli Uffizi (penna, acquarellature marroni, biacca su carta bianca molto scurita, 39 x 25,8 cm.)
Qui le due donne sono isolate, manca l’ambientazione scenica.
Qui le due donne sono isolate, manca l’ambientazione scenica.




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