Lucian Freud - Two Japanese by a Sink, 1983-87 - Olio su tela
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| Lucian Freud – Two Japanese Wrestlers by a Sink, 1983-87 |
Lo straordinario quadro di Lucian Freud intitolato “Due lottatori giapponesi e lavello” rappresenta il lavello dello studio del pittore. Il titolo è piuttosto enigmatico, se non ironico: allude infatti anche a “due lottatori giapponesi” che non si vedono e non si sa cosa abbiano a che fare con il lavello del pittore.
Come tutte le nature morte, il quadro evoca presenze scomparse ( non a caso questo genere pittorico – sviluppatosi inizialmente in epoca ellenistica con mosaici di pavimento rappresentati resti di cibo , e affermatosi poi nel ‘600 e nel ‘700 nella raffigurazione di figure inanimate come frutta, o selvaggina morta – è ricollegabile al culto dei morti: il cibo caduto da tavola era destinato ai famigliari defunti). .
Le macchie che restano sul bianco delle mattonelle, fanno pensare al pittore e alle persone che hanno utilizzato il lavello nel corso del tempo. Mi colpisce anche l’acqua che scorre dai due rubinetti: lo sguardo va verso il bocchettone di scarico… e sembra quasi di sentire l’eco del risucchio.
Quello che forse non si può dire perché è infinitamente perduto, lontanissimo, e nello stesso tempo, è troppo vicino al cuore, un pittore talvolta può mostrarlo. Con Two Japanese Wrestlers by a Sink, il pittore mostra, maliconicamente e con ironia, che tutti, non solo i pittori decisivi, alla fine lasciamo una macchia e l’acqua che scorre…
Gianni De Martino









